Roccaforte del Greco
Roccaforte del Greco
00:00
02:59

Geografia

Roccaforte del Greco (Βουνί, Vunì in greco-calabro) è un piccolo comune dell’area ellenofona calabrese, situato nel cuore dell’Aspromonte, a 971 metri sul livello del mare. Sorge sul versante meridionale del massiccio montuoso, all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, e domina una zona impervia e suggestiva, caratterizzata da pendii scoscesi, gole profonde e una natura ancora intatta. Il territorio comunale rientra nella Bovesia, area storica di diffusione della lingua greco-calabra.


Cenni storici

Le origini del borgo sono antiche ma incerte: secondo alcune ipotesi, risalirebbero all’epoca magno-greca, secondo altre all’età bizantina. Fin dalle prime attestazioni scritte, IX secolo, il territorio di Roccaforte risulta legato al dominio di Bova, centro di riferimento per tutta l’area ellenofona.

Nel tempo, Roccaforte del Greco diventò casale di Amendolea, e passò sotto il controllo di varie famiglie nobiliari, tra cui i Ruffo di Bagnara, che ne detennero i diritti feudali fino al 1806, anno dell’abolizione della feudalità. Durante i secoli, la comunità mantenne viva la lingua greca di Calabria, nonostante le difficoltà e le repressioni subite, soprattutto nel periodo fascista.


Lingua e cultura

Negli anni ‘60 e ‘70, il borgo fu oggetto di attenzione da parte di linguisti e studiosi, attratti dalla sopravvivenza della lingua grecanica. Tra questi, Giuseppe Falcone raccolse nel volume Varia linguistiche un ricco lessico del greco parlato a Roccaforte, accompagnato da una traduzione delle Favole di Esopo.

Il paese ha dato i natali a numerosi parlanti nativi e custodi della tradizione orale grecanica, contribuendo a mantenere vivo un patrimonio linguistico unico in Europa. Nonostante il progressivo spopolamento e l’emigrazione verso il Nord Italia e l’estero, una parte della popolazione continua ancora oggi a coltivare con orgoglio le proprie radici culturali.


Leggende e curiosità

Tra le tradizioni più particolari legate al borgo vi è "o cippitinnàu", un antico rito di fidanzamento comune anche ad altri paesi della Bovesia. Il giovane intenzionato a chiedere la mano della ragazza piazzava un ceppo di legno davanti alla casa di lei. Se il ceppo veniva accolto e portato all’interno, il gesto era interpretato come accettazione da parte della famiglia. In caso contrario, era segno di rifiuto. Il giorno seguente, il padre della ragazza portava simbolicamente il ceppo per il paese, chiedendo pubblicamente chi lo avesse lasciato, in una sorta di rituale tra serio e faceto che coinvolgeva tutta la comunità.


Luoghi di interesse

Il territorio di Roccaforte offre anche spunti per escursioni naturalistiche di grande fascino. Meritano una visita:

  • Monte Scafi, una delle cime più suggestive del versante meridionale dell’Aspromonte.
  • Le cascate dell’Amendolea, raggiungibili con itinerari di media difficoltà.
  • L’area picnic di Zumbello, immersa nel verde, attrezzata con tavoli, servizi igienici, giochi per bambini e barbecue.